Gerolamo Boccardo


Gerolamo Boccardo fu un protagonista del panorama culturale ed economico italiano della seconda metà dell’800.

Nato a Genova il 16/3/1829, figlio del comm. Bartolomeo, avvocato e direttore del demanio, e della Contessa Paolina Dupelin Meneyrath, figlia di un generale napoleonico, nel 1844, terminati gli studi liceali, si iscrisse alla Facoltà di legge dell'Università di Genova, ma gli impegni politici presto assunti gli fecero ritardare il momento della laurea, che ottenne solo il 2 luglio 1849.

Fu un grande sostenitore dell’importanza di un’istruzione tecnica di alto profilo per lo sviluppo economico della Liguria e dell’intero paese.

 

Ricoprì molte cariche pubbliche: fu stato ministro della Pubblica Istruzione del governo Cavour (1851), membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, assessore alla Pubblica Istruzione della città di Genova (1860-61) e della Provincia di Genova, consigliere di Stato.

 

Collaborò con diversi giornali: il “Corriere Mercantile” (operando per favorire la trasformazione del quotidiano da giornale esclusivamente commerciale a giornale politico ed economico), “Il San Giorgio”, “La Borsa” (periodico di finanze, commercio, assicurazioni), il settimanale “Il giornale degli operai” e fu autore di varie pubblicazioni. Tra queste si ricordano:

  • Trattato teorico-pratico di economia politica” (Torino,1853)
  • L’economia politica e gli interessi materiali nel secolo XIX (Torino,1858)
  • Le colonie e l’Italia , sei lezioni del prof. Comm. G. Boccardo (Torino 1864)
  • Il Canale attraverso l’istmo di Suez e gli interessi commerciali dell’Italia. Relazione di un viaggio in Egitto fatto dal comm. Boccardo e dal cav. Patrone, quali rappresentanti della Camera di Commercio e Arti di Bologna (Genova-Firenze, 1865)
  • Note e memorie di un economista (Genova, 1873)
  • Dizionario universale di economia politica e di commercio (Milano, 1875-1877)
  • Del metodo e dei limiti dell’economia politica (Genova, 1877)
  • Prefazione al secondo volume della terza serie della “Biblioteca dell’Economista”: dell’applicazione dei metodi quantitativi alle scienze economiche, statistiche e sociali. Saggio di logica economica (Torino, 1878)

Gli scritti di G. Boccardo riguardano argomenti di vario genere: economia, geografia, storia, aritmetica, sociologia, meteorologia, socialismo, pubblica istruzione, socialismo.

Nel luglio 1860 divenne “dottore aggregato” alla Facoltà giuridica genovese; nell'aprile 1861 fu nominato ordinario di economia politica nella stessa Facoltà.

Divenne professore emerito nel 1871, quando accettò la cattedra di economia industriale e commerciale presso la Regia Scuola Superiore Navale. Presso l’Università di Genova (Facoltà di Giurisprudenza) tenne tuttavia ancora alcuni incarichi: nel 1871-1872 di economia politica, dal 1862-1863 al 1865-1866 di geografia e statistica anche nella Facoltà di lettere e filosofia, dal 1876-1877 al 1887-1888 di statistica, e dal 1877-1878 al 1887-1888 di scienza delle finanze e contabilità di Stato (dal 1885-1886 la denominazione divenne “scienza delle finanze e diritto finanziario”).

 

Il senatore Gerolamo Boccardo, insieme alla moglie Sofia, era solito trascorrere, nel periodo estivo, lunghi periodi di vacanze e di riposo , presso la villa “Campanetta” (da lui fatta costruire) , situata in via Rocca Sparviera, in zona Maina, instaurando buoni legami di amicizia e rapporti cordiali con la gente comune.

 

Boccardo, probabilmente, conobbe Novi anche in gioventù, soggiornando alla “Boccarda” , la casa dello zio Domenico (professore di diritto romano all'Università di Genova e brillante avvocato) sulla collina rivolta alla strada Novi-Basaluzzo.

Alla sua morte, avvenuta a Roma, il 20 marzo 1904, Roma gli dedicò una strada e Genova una via (strada laterale di via XX settembre) e una calata in porto; la città di Novi ligure, riconoscente, gli intitolò una Scuola di Avviamento professionale, in viale Saffi.